CURA

PEDODONZIA

La pedodonzia (o odontoiatria pediatrica) è la branca dell’odontoiatria che previene e cura le patologie odontostomatologiche del paziente in età evolutiva, dai 2 ai 16 anni. Si occupa in particolare di prevenire l’insorgenza di lesioni cariose dei denti da latte (denti decidui), della loro cura e di intercettare eventuali malocclusioni.

I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell'innocenza magica del loro sorriso...

Milan Kundera
Pedodonzia | Dott.ssa Rinaldi | Dentista per bambini

RAPPORTO PEDODONTISTA – BAMBINO

La pedodonzia tratta bambini anche molto piccoli grazie ad un approccio che mira ad instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione che è indispensabile per prenderci cura di loro, che si basa sul rendere le cure più confortevoli, di durata ridotta e con risultati più predicibili. Seguendo alcune strategie spesso i bambini quando si siedono sulle poltrone del nostro studio sono più collaborativi dei pazienti adulti.

Il compito del pedodontista è di occuparsi della prevenzione della carie e quindi motivare e insegnare le corrette tecniche di spazzolamento dei denti, dare suggerimenti riguardo la dieta alimentare, applicare tutti i presidi di prevenzione quali vernici al fluoro e sigillanti.

Sviluppare un rapporto positivo con il dentista fin da bambini significa poter agire sulla prevenzione anzichè sulla cura del cavo orale. Nel bambino si sviluppano le funzioni  dell’apparato stomatognatico quali masticazione, deglutizione, fonazione (articolazione dei suoni e del linguaggio) e dal punto di vista sensoriale rappresenta un’importante  interfaccia con l’ambiente esterno.

Per avere una bocca sana da adulti occorre incominciare a curarla e proteggerla da bambini

DOMANDE FREQUENTI

Quando portare per la prima volta il bambino dal dentista?

Generalmente è consigliabile fare una prima visita intorno al primo anno di età, con controlli successivi ogni anno, man mano che la dentizione procede. Vi verranno inoltre date informazioni riguardanti la corretta alimentazione e igiene orale del bambino, l’utilizzo corretto di biberon e succhiotto, l’eventuale prescrizione di fluoro e la tempistica per intercettare eventuali disarmonie dentali e scheletriche.

I denti decidui vanno curati?

I denti da latte vanno sempre curati, in quanto essi svolgono importanti funzioni. Innanzitutto i denti decidui conservano lo spazio per i successivi denti permanenti fungendo da guida nella loro eruzione; sono fondamentali per la funzione masticatoria e fonatoria; consentono un armonico sviluppo di mandibola e mascella; ed, infine, hanno funzione estetica, contribuendo a dare una buona immagine di sé. Mantenere in buona salute i denti e i tessuti del cavo orale favorisce lo sviluppo di un apparato stomatognatico sano e armonico.


Nel caso in cui si perdano precocemente i denti decidui, a causa di carie o traumi, è necessario che l’ordodontista valuti la necessità di applicare un apparecchio ortodontico per mantenere gli spazi. In caso contrario spesso si creano complicazioni all'eruzione dei denti permanenti.

Che cosa è il fluoro?

E’ noto che la maggior parte dei dentifrici od altri sussidi dentali contengono fluoro. In effetti il fluoro aiuta a prevenire la carie rendendo più duro lo smalto dentale e più resistente agli attacchi dei batteri.


Il fluoro è un oligoelemento molto diffuso in natura: è presente nel suolo, nelle acque e in alcuni cibi (the, uva secca, vino bianco, pesce, crostacei, verdure), ma la quantità che il nostro organismo ricava dagli alimenti è in realtà molto bassa, non superando il 40% del fabbisogno totale. Il fabbisogno quotidiano di fluoro si stima tra i 1 e 4 mg/die. Il fluoro, come il calcio e il fosforo, è essenziale per la formazione dei denti e delle ossa: circa il 99% del fluoro presente nell’organismo è localizzato infatti nei tessuti mineralizzati.


Mettendo sulla bilancia i pro ed i contro di supplementi a base di fluoro, ogni individuo non dovrebbe assumere quest'ultimi senza l'assistenza di un medico. Infatti saranno il vostro dentista o il pediatra a valutare quanto fluoro assume il vostro bambino mediante alimenti ed acqua al giorno per prescrivervi eventualmente un dosaggio aggiuntivo di fluoro in tutta sicurezza.

Che cos’è la fluoroprofilassi?

L’applicazione topica di fluoro o la sua assunzione per via orale durante lo sviluppo dei denti, aiuta a prevenire la carie, rinforza la struttura dello smalto e riduce gli effetti dannosi della placca. È fondamentale personalizzare la fluoroprofilassi sia durante la gravidanza sia nei primi anni del bambino in base all’assunzione sistemica di fluoro, il cui bilanciamento è importante per evitare il rischio di macchie o difetti dello smalto dei denti permanenti, causati da un suo sovradosaggio.

In che cosa consiste la sigillatura dei solchi?

Quando i solchi dei denti permanenti sono molto accentuati, spesso è molto difficile rimuovere i residui di cibo, anche dopo un accurato spazzolamento. Viene consigliata quindi l’applicazione di una resina liquida, generalmente bianca, per facilitare le procedure di igiene e prevenire l’insorgenza di lesioni cariose. La terapia è del tutto indolore in quanto prevede solamente l’aggiunta di materiale biocompatibile senza rimuovere in alcun caso lo smalto dentale sano.

Quando va fatta la prima visita odontoiatrica?

Generalmente è consigliabile fare una prima visita intorno al primo anno di età, con controlli successivi ogni anno, man mano che la dentizione procede. Le visite vanno fatte con i genitori, in occasione per esempio di una loro visita di controllo o di una seduta di igiene orale, anche per prendere familiarità con la figura del dentista e con l’attrezzatura dello studio odontoiatrico. Vi verranno inoltre date informazioni riguardanti la corretta alimentazione e igiene orale del bambino, l’utilizzo corretto di biberon e succhiotto, l’eventuale prescrizione di fluoro e la tempistica per intercettare eventuali disarmonie dentali e scheletriche.

Come preparare il bambino alla prima visita odontoiatrica?

Affinché la prima visita dal dentista risulti per il bambino una esperienza positiva, piacevole e gratificante raccomandiamo i genitori di seguire una serie di consigli:
Effettuare la prima visita dal dentista quando il bambino non presenta alcun dolore in modo tale che sia un incontro piacevole e non una situazione traumatica
Preparate vostro figlio come se lo portaste ad incontro di svago per esempio fategli indossare un abbigliamento preferito, questo alimenta le aspettative per una piacevole esperienza.


Informare il bambino riguardo la visita solo qualche giorno prima senza enfatizzare troppo questo evento.


Non utilizzare termini che possano provocare nel bambino una paura superflua come per esempio male, paura, dolore. Non trasmettere la propria eventuale ansia nell’andare dal dentista, non raccontate le vostre esperienze negative.

Cosa fare in caso di trauma?

Le lesioni da trauma dentale sono di solito provocate da cadute accidentali, eventi sportivi ed incidenti. Interessano principalmente i denti anteriori di bambini o adolescenti e gli incisivi centrali superiori sono i denti più colpiti. Si possono verificare diverse evenienze, le più frequenti sono la frattura, l’avulsione o l’intrusione dell’elemento dentario. 

In caso di frattura della corona è fondamentale recuperare il frammento dell’elemento dentario, conservarlo in maniera adeguata (soluzione fisiologica, latte o saliva) e recarsi subito presso uno specialista in odontoiatria

Quest’ultimo provvederà, se possibile, al riattacco del frammento, ripristinando così l’integrità del dente. Nel caso in cui la frattura coinvolga la polpa dell’ elemento dentario si procederà prima al trattamento dell’ endodonto (terapia canalare o apicogenesi/apecificazione a seconda se la radice del dente sia totalmente o parzialmente formata).

Il mio bambino si è rotto un dente, cosa faccio?

Se un bambino si rompe un dente, fermiamo l'eventuale sanguinamento con garze pulite e applichiamo del ghiaccio. Raccogliamo i frammenti di dente e andiamo dal dentista. Eventualmente somministriamo un antidolorifico al bisogno.

Le lesioni da trauma dentale sono di solito provocate da cadute accidentali, eventi sportivi ed incidenti. Interessano principalmente i denti anteriori di bambini o adolescenti e gli incisivi centrali superiori sono i denti più colpiti. 

Si possono verificare diverse evenienze, le più frequenti sono:

  • la frattura
  • l’avulsione
  • l’intrusione dell’elemento dentario

In caso di frattura della corona è fondamentale recuperare il frammento dell’ elemento dentario, conservarlo in maniera adeguata (soluzione fisiologica, latte o saliva) e recarsi subito presso il dentista di fiducia. 

Quest’ultimo provvederà, se possibile, al riattacco del frammento, ripristinando così l’integrità del dente. Nel caso in cui la frattura coinvolga la polpa dell’ elemento dentario si procederà prima al trattamento dell’ endodonto (terapia canalare o apicogenesi/apecificazione a seconda se la radice del dente sia totalmente o parzialmente formata). 

In caso di avulsione, quando il dente viene perso totalmente ("avulso"), dipende dal tipo di incisivo: se è da latte non si fa nulla. Il dentino va buttato perché, a differenza di quanto accade con i denti permanenti, non si fa il reimpianto. Se è permanente in determinate condizioni si può tentare il reimpianto.

In caso di intrusione, cioè il dente è rientrato in tutto o in parte nella gengiva - il dentista osserverà attentamente la situazione, per capire se potrebbero esserci anche fratture. Se non ci sono altre complicazioni, nella maggior parte dei casi, il dente tornerà giù da solo. Se questo non succede, occorre tornare dall’odontoiatra, che valuterà se intervenire.

Il mio bambino ha un dentino che è diventato scuro, cosa faccio?

In caso di traumi sui denti da latte, sul momento potrebbe sembrare che non sia successo nulla, ma nelle settimane successive potrebbe comparire un annerimento di un dente, che indica che c'è stata compromissione della radice. In questo caso non occorre far nulla di particolare, ma se all'annerimento si accompagna la formazione di un ascesso (in genere si vede una pallina bianca alla base del dente) bisogna portare il bambino dal dentista. L'ascesso segnala che è in corso un processo infiammatorio, che a volte rende necessaria l'asportazione del dente da latte.

Dopo un trauma sui denti da latte ci possono essere conseguenze per i denti permanenti?

Non ci sono correlazioni tra traumi ai denti da latte e posizionamento dei denti successivi in quanto la posizione del dente permanente dipenderà dalla conformazione dento-scheletrica del bambino.

Anche il timore che un dente traumatizzato possa cariarsi più facilmente va ridimensionato perché il rischio di carie non aumenta, a meno che i genitori non smettano di pulire i denti al bambino.

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